A metà ottobre celebravamo il permesso accordato alle donne iraniane di assistere alle partite della loro Nazionale di calcio allo stadio. (https://sportellers.sport.blog/2018/10/18/sport-donne/)
Oggi ci ritroveremo a guardare una Supercoppa italiana che si gioca in uno stadio, il King Abdullah di Gedda, dove diversi settori sono ancora riservati agli uomini.
In Iran come in Arabia Saudita, la condizione femminile è una questione parecchio delicata e “scottante”. È incoraggiante osservare le aperture del mondo dello sport, ma è triste constatare come ancora ci siano enormi passi avanti da compiere.
Qui sorge spontaneo chiedersi: è giusto che per un’offerta così importante (dall’Arabia sono arrivati oltre 7,5 milioni di euro nelle casse della Lega Serie A!) si accetti di far esibire il nostro calcio in un Paese con determinate norme sociali?