In SPAL-Fiorentina abbiamo assistito a un caso molto particolare di applicazione (assolutamente corretta) del VAR. Dal gol del 2-1 realizzato da Valoti e ampiamente celebrato dai padroni di casa, si è passato in pochi minuti all’1-2 per gli ospiti: il contropiede della rete spallina era infatti scaturito da un’azione offensiva viola in cui Chiesa era stato atterrato in area da Felipe con un pestone. L’arbitro Pairetto non si era accorto dell’irregolarità e aveva lasciato proseguire. La SPAL ha segnato, ma durante le esultanze il VAR Mazzoleni ha richiamato l’attenzione di Pairetto su quel contatto precedente. Il direttore di gara ha visionato l’azione incriminata al monitor, ha ravvisato il fallo di Felipe su Chiesa, ha annullato la rete di Valoti e ha assegnato giustamente il rigore alla Fiorentina. Un implacabile Veretout ha trasformato il penalty, propiziando il successo della propria squadra.
Se polemiche ci possono essere, riguardano tutt’al più le tempistiche d’intervento. Ha effettivamente un retrogusto un po’ sgradevole strozzare l’esplosione di gioia per un gol segnato. Tuttavia, è l’unico neo di una dinamica che ha portato ad evitare un torto arbitrale e dare giustizia a chi aveva subìto un fallo netto in area.
Era questione di tempo prima che anche in Serie A si verificasse una situazione del genere.
Qualcosa di analogo avvenne nella Supercoppa d’Olanda 2017. Il Feyenoord era avanti 1-0 sul Vitesse, e nella ripresa segnò la rete del raddoppio. Anche lì, esultanze e celebrazioni, ma l’arbitro Makkelie richiamato dal VAR andò al monitor e si accorse di un fallo precedente commesso nella propria area da El Ahmadi (mediano del Feyenoord) ai danni del centravanti avversario Matavz.
Gol annullato e rigore per il Vitesse: dal dischetto Büttner pareggiò i conti. Dal 2-0 all’1-1 in 2 minuti.
Volenti o nolenti, piaccia o no, romantico o meno… senza questo nuovo supporto tecnologico ci saremmo ritrovati, tanto in Feyenoord-Vitesse quanto in SPAL-Fiorentina, con due reti segnate in seguito a netti rigori negati agli avversari.
Il resto son recriminazioni da bar. Anzi, da VAR.